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UNA CRUENTA VICENDA DI CANNIBALISMO

Aggiornamento: 1 nov 2022



CENNI STORICI


Sebbene in molti pensano che a costruire il castello fu il conte Ugolino Della Gherardesca, in realtà la struttura risalirebbe ad un'epoca più antica essendo già citata in una bolla papale del 1215 su iniziativa dei marchesi di Massa, ultimi giudici di Cagliari.

Effettivamente il conte toscano divenne proprietario del forte dopo il 1257 fino alla sua morte quando passò prima a Pisa e poi nel 1324, dopo la conquista aragonese della Sardegna, agli spagnoli fino al 1410, quando venne abbandonato.

Successivamente passò a vari feudatari sardi fino a che non venne riscattato dal re di Sardegna Vittorio Amedeo III di Savoia nel 1785.


LA LEGGENDA

Le vicende del Conte Ugolino sono diventate celebri grazie ai profondi versi di Dante Alighieri nella sua Divina Commedia: “La bocca sollevò dal fiero pasto quel peccator…”, che inserisce la tragica storia della morte del conte Ugolino nel XXXIII° canto dell’Inferno nel girone dei traditori della Patria dove i peccatori sono immersi nel ghiaccio fino a metà del capo.


Parlando con alcune persone del posto sono venuto a conoscenza della leggenda che si racconta:


Il castello fu preso d’assalto dalla popolazione locale che insorse contro di lui con l'aiuto di alcune famiglie nobili del tempo. Durante gli scontri due suoi nipoti furono ammazzati, mentre Ugolino con i figli ed altri parenti superstiti, furono rinchiusi in una torre e fatti morire di stenti. Secondo la leggenda l conte durante la reclusione fu costretto a cibarsi della carne dei suoi familiari.

Facendo alcune ricerche storiche però ho trovato un'importante fatto storico che smentirebbe la leggenda... o meglio, ciò che alcuni raccontano.

Il conte e la sua famiglia vennero davvero imprigionati e fatti morire di fame, ma non in Sardegna, a Pisa nella famosa Torre della Muda.

E' probabile quindi che alcune persone conoscano la leggenda del conte Ugolino ma confondino il luogo in cui essa abbia origine, ossia pesano che sia stato rinchiuso e fatto a morire nel Castello di Acquafredda anziché a Pisa.


Riguardo invece all'atto di cannibalismo da lui compiuto, fu smentito da successivi studi scientifici: le analisi delle costole del presunto scheletro di Ugolino hanno rivelato tracce di magnesio ma non di zinco, che sarebbe invece evidente nel caso in cui avesse consumato carne nelle settimane prima del decesso.


ALTRE PRESENZE ...



Si racconta che ancora oggi un gruppo di soldati si aggirerebbero lungo le mura del castello quasi a continuare una ronda senza fine.

Secondo alcuni racconti sarebbe possibile avvistare anche un uomo che compare nella zona della cisterna ed infine quello di una giovane donna.




CURIOSITA'...

Recentemente degli scavi nel sito del castello hanno restituito i resti, sepolti nella nuda terra, di tre individui di sesso maschile di una età compresa fra i 35 e i 45 anni.

Di fronte al mastio svetta ancora possente la Torre di Guardia che i locali chiamano Torre de s’impicadroxiu (Torre dell’impicco), un nome sinistro che molto dice sull’uso della torre stessa probabilmente come prigione o persino come luogo delle esecuzioni.


Castello di Acquafredda (Siliqua) ricostruzione 3D




Di Ghost Hunters 4 mori



(Copyright 08/2020 © Ghost Hunters 4 mori. RIPRODUZIONE RISERVATA)




LE FONTI DALLA QUALE SONO STATE PRESE LE INFORMAZIONI SONO:

https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Acquafredda

https://www.sardegnalive.net

https://www.sardegnaturismo.it


PER IL VIDEO SI RINGRAZIA:



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