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LEGGENDE ITALIANE

  • Immagine del redattore: ghosthunters4mori
    ghosthunters4mori
  • 9 apr 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Foto tratta dal film "THE WOLFMAN (2010)"


Non è raro nelle parti della Lunigiana, più precisamente a Pontremoli, tra Parma e Massa Carrara, di sentire di notte urla terrificanti e grida di paura: alcuni pensano si tratti del mitico Lupo Mannaro.

Secondo il racconto popolare, il licantropo terrorizza ancor oggi le notti degli abitanti della parte più antica della città. Chi lo incontra, se vuole salvarsi, non lo deve guardare e se riesce a salire tre scalini può considerarsi fuori pericolo. Secondo la tradizione, per guarire colui che è affetto da licantropia occorre forargli una mano con una lesina da calzolaio.


Ancora oggi ai bambini di Pontremoli, si racconta che nelle notti di luna piena non bisogna uscire di casa, perché alcuni uomini che vivono una vita normale di giorno, in queste notti si trasformano in licantropi. Hanno la forza di sette uomini e per salvarsi, come dicevamo prima, bisogna trovare tre scalini e salirci. Il numero 7 e il numero 3, sono numeri magici che contrapposti sarebbero in grado di contrastare il terribile sortilegio.


La favola dell'uomo lupo, però, è legata ad una vera malattia: la licantropia. Le persone che ne soffrono in preda al delirio, pensano di potersi trasformare in animale simulando il comportamento e l'ululato di un lupo, commettendo anche in certi casi efferati crimini come l'omicidio e cannibalismo.

Da non confondere con la sindrome di Ambras, anche questa conosciuta come sindrome del lupo mannaro, caratterizzata da un'anormale crescita di capelli su tutto il corpo, compreso il viso ma in questo caso però, non essendo una malattia mentale, le persone affette vivono una vita normalissima.


di Andrea Marongiu

 
 
 

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