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LE FOGLIE DEL DESTINO: verità o pura casualità?

  • Immagine del redattore: ghosthunters4mori
    ghosthunters4mori
  • 12 mar 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 1 nov 2022



Secondo la tradizione indiana, migliaia di anni fa, sette saggi ricevettero in dono la capacità di canalizzare le conoscenze passate, presenti e future non solo del popolo indiano, ma dell'intera umanità.


Tali informazioni sono scritte in decine di migliaia di foglie di palma in lingua sanscrita, l’antica e sacra lingua indiana. 

Le foglie, chiamate Naadi, sono tutt'ora custodite nell’antica biblioteca della città di Tanjore, nel sud dell’ India.

Secondo la tradizione, chiunque sia destinato a conoscere il proprio destino, in un momento preciso della propria vita visiterà questo luogo, riuscirà a trovare la propria foglia e come per magia sperimenterà la conoscenza più autentica di se stesso.

Prima della lettura delle foglie del destino è necessario partecipare ad una particolare cerimonia.

Il primo passaggio è quello di prendere le impronte digitali del pollice destro per gli uomini e sinistro per le donne.

Le impronte sono classificate in 108 categorie, si individua quella giusta e si procede con la lettura Naadi individuale. La foglia giusta viene cercata per esclusione facendo domande alla persona interessata che deve rispondere affermativamente o negativamente finché la foglia non viene trovata.


Nel 2012 la trasmissione televisiva Voyager condotta da Roberto Giacobbo, si è occupata di questo affascinante ed antico mistero.

Al ragazzo che si sottopose alla ricerca del proprio Naadi gli venne rivelato il suo nome, il nome dei genitori e di altri parenti, gli studi fatti e molte altre informazioni dettagliate su se stesso.





(Fonti varie)




 
 
 

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