LA VERA STORIA DEL FANTASMA DEL LAZZARETTO DI CAGLIARI
- ghosthunters4mori
- 19 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 lug 2024

«Al Lazzaretto c’è un fantasma» raccontano custodi e guardiani, guide e vigilantes. Sorridono, quasi a voler mostrare che loro no, proprio non ci credono.
E se quattro occhi sono meglio di due, quello che hanno visto una notte i guardiani di turno, nasconde davvero qualcosa di strano.
«Eravamo seduti all’ingresso, soli, in tutto il Lazzaretto non c’erano nessun altro. L’atmosfera è un po’ tesa, in questi giorni. Paura? No, è proprio una tensione, leggera ma palpabile, che ognuno di noi sta vivendo sulla propria pelle. Insomma: eravamo seduti all’ingresso, e parlavamo del fantasma. Scettici e increduli, naturalmente». Quando, all’improvviso, nel buio del Lazzaretto si sono accese le luci del Museo del fumetto. «Abbiamo visto l’ala sinistra del Lazzaretto illuminarsi a giorno». Strano, perché i custodi avevano spento tutto. «Strano, perché non si sono accese le luci di emergenze, come per un contatto, ma le lampade grandi sul soffitto».
Sembra anche che nel salone del Museo del fumetto, ci sia un libro che spesso viene trovato fuori posto.
COME E' NATA LA LEGGENDA....
Il Lazzaretto era appena stato ristrutturato e il Comune di Cagliari decise di affidarne la gestione al famoso fumettista e scrittore Bepi Vigna.
In quel periodo era esposta una mostra di costumi sardi.
Tra questi c'era un vecchio manichino e la testa che poggiava sul collo ormai logoro dal tempo, puntualmente cadeva.
Lo scrittore assieme ad una giornalista, misero in piedi la storia del "fantasma del lazzaretto" con l'intento di attirate qualche visitatore in più.
All'indomani dall'uscita della notizia, il museo fu preso d'assalto da tantissime persone affascinate da questo mistero. Siccome il Comune voleva che il Centro Culturale richiamasse visitatori interessati più alle mostre esposte che dalla leggenda del fantasma, si decise di far dimenticare la storia.

Ma ormai la voce del "fantasma del Lazzaretto" si stava spargendo sempre di più e con il diffondersi di internet fu arricchita sempre più di nuovi particolari fino a diventare la leggenda più famosa e conosciuta di Cagliari.
Infatti esiste un'altra leggenda nella leggenda.
Si dice che un bambino morì perché cadde all'interno del pozzo per recuperare il suo pallone. In realtà quello che all'apparenza sembra un pozzo, sono i resti di una piccola cappella.
VERITA' STORICHE:
Dalle carte conservate nell'Archivio di Stato il Lazzaretto risale al XVII secolo.
Nel 1720 fu ampliato e trasformato in ospedale per curare le malattie contagiose.
Nel 1879 ospitò numerosi bambini affetti dascrofolosi, mentre nel dopoguerra, divenne la dimora di numerose famiglie di sfollati.
Dopo un lungo periodo di abbandono e degrado, nel 2000 fu restaurato diventando il più importane Centro Culturale dell'isola.
Ed è proprio la sua storia che ci ha portato a chiedere il permesso per fare un'indagine al suo intero, che a causa del Covid-19 abbiamo dovuto rimandare alla fine dell'emergenze sanitaria.
ANDREA GH 4mori CA
Si ringrazia il sito web VISITANET.IT
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