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ESPERIENZA PERSONALE

Aggiornamento: 25 mag 2020


Ci sono cose che non sono facili da raccontare, sopratutto se non ci sono prove che attestino la verità di quello che si sta per dire, o meglio, queste c'erano... ma sono andate perse per sempre.


L'esperienza che sto per raccontarvi è stata talmente forte, che avevamo anche preso in considerazione di non fare più indagini private.


Ricevemmo la segnalazione da parte di una persona che voleva sapere se in casa sua fosse ancora presente il nonno che era mancato da qualche anno. In base agli accordi presi, dovevamo solo posizionare il recorder digitale in una stanza della sua casa, quella che a suo dire era al centro di numerose stranezze, poi si doveva uscire e registrare senza che nessuno si trovasse all'interno dell'abitazione.

La casa era molto vecchia. Fin dal momento in cui abbiamo varcato il vecchio portone in legno, con Monica ci siamo guardati come per dire "facciamo attenzione".

Non sono un credulone, tanto meno una persona che si fa suggestionare tanto facilmente, ma avevamo la sensazione che in quello che stavamo per fare c'era un qualcosa di sbagliato. Non nascondo neppure che avevamo l'intenzione di annullare l'indagine

ma la curiosità da parte mia era tanta, forse troppa. Ammetto di essere una persona troppo curiosa e questo alle volte mi spinge ad andare oltre i miei limiti senza pensare ai pericoli che potrei correre. Oggi sono un po più cauto, anche grazie a Monica che tiene a freno la mia curiosità.

Appena entrati in casa abbiamo cominciato a fare le prime sessioni EVP per cercare di stabilire un eventuale contatto.

Si dice che in presenza di un'energia, la temperatura ambientale scenda repentinamente. Nonostante non abbia mai dato peso a questa cosa dato che la sensazione di freddo varia naturalmente da una stanza all'altra senza ci sia per forza una causa di origine "paranormale", ricordo che mentre mi trovavo tra la cucina e il corridoio, ho avvertito un freddo indescrivibile. Metà del mio corpo era gelido, l'altra metà invece presentava una temperatura corporea normale.

Fatta qualche sessione evp, abbiamo posizionato il recorder sul tavolo della cucina e siamo usciti. Nel frattempo aspettavamo gli altri due ragazzi che avrebbero dovuto raggiungerci.

Tornati in casa dopo un'oretta, vado per prendere il registratore e lo trovo in pausa. Neanche il tempo di capire come mai è successa una cosa simile, che il dispositivo si è messo a registrare senza che io lo toccassi. Penso ad un problema tecnico e continuiamo a registrare.

Vi confesso che l'atmosfera in casa cominciava ad essere surreale. Capogiri, strane sensazioni che però abbiamo tenuto sotto controllo pensando magari ad un momento di stanchezza. Poteva anche essere la suggestione, che inconsciamente cominciava a fare brutti scherzi.

Dopo qualche ora terminiamo l'indagine e torniamo a casa. Eravamo a cena da mia suocera. Arrivati li troviamo ad aspettarci gli altri due colleghi e veniamo a sapere che mentre stavano venendo da noi avevano avuto in piccolo incidente in macchina.

Ci sediamo a mangiare e da quel momento non ricordo molto bene cosa sia successo. Da quello che mi è stato detto, guardavo un punto della casa alternando momenti di serietà a strani sorrisi. Era come fossi assente, in un altro mondo.

Preoccupati, il fratello di Monica e la sua ragazza che facevano parte del Team, hanno insistito per accompagnarci a casa e restare un po con noi.

Mi siedo davanti al Pc, comincio a sentire le registrazioni, quando ad un tratto mi sento male. E' difficile da descrivere a parole che cosa provassi.

Ammetto di essermi un po spaventato a tal punto di alzarmi di scatto e voler a tutti i costi andare dalla guardia medica.

Gli altri preoccupati mi fecero calmare e a Monica gli venne l'idea di prendere dell'acqua benedetta e spargermela nella testa e sul collo.

Giuro sui miei figli, che sono la cosa che ho più cara al mondo, che questa bruciava come il fuoco.

Stizzito dissi a Monica di smetterla che mi faceva male. Premetto anche che non mi sono reso neppure conto che cosa stesse facendo. Io sentivo che mi toccava ma non sapevo che avesse nelle mani dell'acqua benedetta.

A questo punto continuerò a raccontarvi che cosa è successo omettendo però alcuni particolari che preferisco rimangano personali.

Il mattino preoccupato di quello che era successa la sera prima, la prima cosa che mi venne in mente fu quella di chiamare la Curia di Cagliari per farmi dare il nominativo di un esorcista.

Premetto che non ho preso nessun appuntamento, tanto meno ho detto il perché volessi incontrarlo. Chiesi solo i giorni in cui riceveva.

Mi presento in chiesa e davanti a me c'erano altre 4 persone, quindi mi siedo per aspettare il mio turno, quando ad un certo punto il prete esce, passa davanti alle persone che mi precedono, mi guarda senza dire nulla e mi fa cenno di seguirlo.


Ci sediamo e senza che io dicessi una parola, ha cominciato a dirmi tante volte "TU LI NON DOVEVI ANDARE!!"


Solo queste parole mi continuò a ripetere, non mi disse altro.

Ancora incredulo per quanto fosse accaduto, torno a casa e comincio ad analizzare i files che avevamo registrato.

Vi giuro che delle anomalie così non le avevo mai sentite. Erano di una chiarezza tale che se non fossi stato presente durante le registrazioni avrei pensato che qualcuno dei presenti le avesse pronunciate.

In una si sentiva una voce dire "UCCIDI MONICA" riferendosi sicuramente al proprietario di casa che stava parlando con lei.

Questa frase si ripeteva ogni qualvolta Monica gli faceva delle domande.

In un'altra, la mia voce assumeva un tono completamente diverso. Addirittura c'era una parte in cui io e quel ragazzo avevamo la stessa voce. La cosa più strana è che le nostre voci tornavano "normali" man mano che la conversazione proseguiva.

Per quanto riguarda il recorder che si spense da solo, si sentivano le nostri voci man mano che uscivamo di casa. Si sente chiudere il portone e la registrazione che s'interrompe per un'ora, ricominciare nel momento in cui stavamo entrando in casa e stopparsi di nuovo, per poi proseguire la registrazione nel momento in cui lo presi in mano.

A quel punto chiamo al telefono un ex componente del GHT (Ghost Hunters Team) per chiedergli se anche a loro fosse mai capitata una cosa simile. Alla fine decisi di cancellare tutti i files dal Pc, presi il Recorder, lo buttai nel caminetto e gli diedi fuoco. Di quel poco che ne rimase lo gettai in un torrente.

Ammetto che oggi mi sono pentito di aver eliminato quelle registrazioni ma quel giorno, quel gesto che non aveva nulla di logico e razionale, era stato fatto come se volessi cancellare per sempre quell'esperienza.


Dimenticavo un piccolo particolare. Dopo tre anni abbiamo fatto un'indagine privata nello stesso paese. I proprietari ci hanno raccontato che a poca distanza da dove abitavano loro, c'era una vecchia casa dove il padre aveva in un momento di pazzia gettato il figlio nel pozzo.


Fu in quel momento che abbiamo ripensato a questa esperienza. Che cosa ci era stato nascosto? Adesso capiamo certi silenzi o mezze parole che ci furono dette ... ma sopratutto capiamo il perché ci fu detto di stare attenti a quel pozzo che nonostante fosse chiuso da una una rete in acciaio, era pericoloso.


Andrea Fondatore Team



(Copyright 02/2020 © Ghost Hunters 4 mori. RIPRODUZIONE RISERVATA)

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