Siamo alla fine del 1200 e mentre Pietrone è lontano dal castello per partecipare con le sue truppe a qualche azione militare, il castello viene attaccato da milizie avversarie condotte dal giovane Lancillotto Anguissola, antico amore di Rosania, contrastato dalla famiglia di lei. Il castello cade dopo una strenua difesa, ed il vincitore minaccia severe rappresaglie.
La giovane castellana si getta ai suoi piedi intercedendo per la vita dei vinti; i due si riconoscono e l’antico amore si ridesta; così quella notte Rosania viene meno ai suoi doveri di sposa. Successivamente però Lancillotto, richiamato da altre imprese militari, lascia il castello con i suoi soldati. Ritorna Pietrone che, informato da una sua fedele fantesca di nome Verzuvia del tradimento della moglie, progetta la terribile punizione che abbiamo detto: con il pretesto di costruirsi un nascondiglio sicuro in caso di pericolo, fa scavare un antro nella viva roccia sotto le fondamenta del castello; poi, una notte, allontanati tutti i possibili testimoni, addormenta con un vino drogato la giovane moglie e ve la rinchiude; l’entrata della “camera maledetta” viene murata e nascosta accuratamente.
La fanciulla muore in questo modo orribile, ed il suo spirito rimane legato al luogo della sua infelice esistenza, manifestandosi in certe notti con lamenti e gemiti che da allora sarebbero stati sentiti spesso da chi ha abitato il castello; sarebbe anche stata vista talvolta la diafana figura di una giovane donna vestita di bianco che si aggirava nel parco o in certe camere del castello. In alcune camere del corpo principale si è manifestata di recente varie volte una figura di giovane donna piuttosto minuta, con i capelli raccolti da un velo ed una veste lunga in genere bianca; l’apparizione, che è stata vista non solo dai proprietari ma anche da altri, visitatori compresi, se ne va, silenziosamente com’è arrivata, entrando in una parete, o svanisce appena si cerca di fissarla più attentamente.
𝐓𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐡𝐭𝐭𝐩𝐬 https://www.castellodigropparello.it/...
𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐥'𝐢𝐧𝐝𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐓𝐯 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐙𝐄 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟎𝟔 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐮𝐦 𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐔𝐦𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐃𝐢 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚
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