Questa foto l'abbiamo ricevuta in privato da una ragazza e la stiamo analizzando.
A prima vista ci è sembrata interessante, tanto da chiedere espressamente all'autrice dello scatto il permesso di poterla condividere con tutti voi.
Se da una parte la foto ci ha incuriosito, dall'altra siamo sempre cauti nell'affermare se una foto sia anomala oppure no, in quanto nel momento in cui si scatta una fotografia entrano in gioco tante variabili, tra cui l'esposizione, il luogo dello scatto, il tipo di macchina fotografica e le condizioni di luce presenti in un ambiente, che possono creare delle anomalie fotografiche spiegabili da un punto di vista tecnico.
Il primo passo è sempre quello di capire se la foto sia autentica oppure no.
La foto non presenta zone che hanno una differenza di compressione, quindi si presume che non sia stata ritoccata.
Constatato questo, abbiamo analizzato la percentuale di pixel per capire se sia stata migliorata con un software. Il risultato ottenuto è pari all'80%. Da questo dato capiamo che ci troviamo di fronte ad una fotografia di media qualità, che per un file JPEG non è per niente male in quanto è un formato che al contrario di quello PNG, BMP e PPM dove non si ha mai una perdita di qualità dell'immagine, quello JEPEG varia in base alla compressione a cui l'immagine è sottoposta.
Oggi gli oggetti esposti sono protetti da vetrate che si trovano in ambienti che da come vediamo nella foto, sono illuminati da dei neon blu.
A generare quella che sembra un'anomalia, è semplicemente un riflesso che ha assunto quella particolare colorazione da rendere lo scatto a prima vista "curioso", proprio a causa della luce che illumina l'ambiente in cui si trovano questi importanti reperti.
Ringraziamo le persone che ci hanno inviato la foto. Averla potuta analizzare è stato per noi un ulteriore arricchimento personale da un punto di vista delle analisi fotografiche.
Andrea Fondatore Team
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